La nascita di questa disciplina coincide con quella dello stato d’Israele, nel 1948. Il Krav Maga viene adottato per la prima volta dalla Israeli Defence Force (Forze Armate Israeliane) quale metodo di difesa personale e combattimento corpo a corpo. È proprio questa sua origine che lo rende differente dalle arti marziali classiche.
La sua origine in un contesto come quello militare, che non lascia molto tempo alla teoria, spiega il motivo per cui il metodo si basi sull’importanza di imparare velocemente la tecnica: in una situazione reale ciò che conta non è seguire le regole impartite dalla teoria bensì reagire velocemente per riuscire a salvarsi.
Questa disciplina rimane riservata ai militari fino al 1963, a partire da quell’anno, dopo un intelligente adattamento ad opera dello stesso fondatore Imi Lichtenfeld, viene insegnata anche ai civili israeliani.
A partire dai primi anni 80 il metodo arriva negli Stati Uniti e da allora si diffonde gradualmente e con costanza in tutto il mondo.
Il Krav Maga in Italia comincia a diffondersi dalla fine degli anni 90 e oggi furoreggia in numerose palestre e nelle scuole specializzate.
Tecnica e Obiettivi
Il Krav Maga non è uno sport da combattimento né un’arte marziale classica, esso sviluppa lo studio di due situazioni: la difesa personale e in fase avanzata il combattimento corpo a corpo. Nella difesa personale le tecniche sono semplici e prevedono sempre un contrattacco, non esiste la scelta, la difesa è un obbligo. Nel combattimento corpo a corpo invece entrano in gioco fattori diversi come la tattica, la strategia e inoltre di solito esiste la possibilità di scegliere se combattere o ritirarsi.
L’allenamento sviluppa coordinazione, riflessi e velocità che sono alla base di questa disciplina, i movimenti sono elaborati dallo studio dalle reazioni naturali del corpo umano.
La tecnica utilizzata permette di difendersi sia dal punto di vista fisico che psicologico.
È fondamentale acquisire una corretta impostazione mentale: in questo modo la capacità di reagire di fronte agli ostacoli migliora e di conseguenza si acquista maggiore fiducia in sé stessi.
Tutti i movimenti del Krav Maga sono di tipo logico e hanno come obiettivo finale l’insegnamento di una efficace strategia difensiva, poiché la tecnica da sola non basta. Non esistono infatti tecniche rigide da usare sempre in determinate situazioni, le aggressioni possono cambiare modalità, così come la tipologia e l’intento dell’aggressore.
Un metodo innovativo
Il Krav Maga è un sistema di difesa personale che si contraddistingue per l’istintività e la logica dei metodi applicati a tutela della propria e altrui incolumità. Si tratta di un innovativo metodo perché insegna a gestire situazioni reali e non competizioni regolate da norme prestabilite: risultano essenziali solo l’atteggiamento mentale, l’efficacia della tecnica e la sicurezza di chi si difende.
Proprio perché l’aggressione da strada è per sua natura imprevedibile, il metodo non può includere regole o limitazioni. Allenandosi nel Krav Maga si apprende come affrontare le aggressioni reali, a scegliere la strategia migliore da attuare con una intelligente e immediata valutazione delle circostanze in cui ci si trova. È privo di rituali e di formalismi e per la sua semplicità è adatto a uomini e donne di ogni età.
In pratica
In caso di aggressione: le possibili soluzioni sono tre: evitare, se il pericolo viene percepito come lieve; scappare, se esistono tempo e distanza per farlo; reagire, utilizzando per questo qualunque oggetto a disposizione, o in alternativa il proprio corpo. Per essere preparati alla terza possibilità e quindi a un probabile combattimento psicologico, bisogna prepararsi con un allenamento adeguato: come la mente condiziona il fisico, così l’allenamento condiziona la mente. La situazione può essere distinta in cinque fasi:
- Aggressione
- Collegamento della percezione del pericolo al cervello
- Identificazione/decisione
- Trasferimento della decisione al corpo
- Reazione
Tramite l’allenamento si può intervenire sul terzo punto: l’identificazione di un evento è tanto più rapida quanto più è vario l’allenamento in palestra. Il cervello riconosce infatti con maggiore velocità eventi dai quali è già stato sollecitato. Tanto più è corretta l’identificazione, tanto più sarà veloce la decisione e quindi la reazione.
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